Nella gestione della mobilità internazionale uno dei problemi che finisce con l’assorbire tempo ed energie è senz’altro la costruzione della proposta retributiva per il candidato all’assignement internazionale.

Diversi sono i fattori che possono contribuire a rendere questa fase così delicata e fonte di tanti mal di testa per gli addetti ai lavori:

  • la mancanza, in molte realtà, di policies esplicite e formalizzate
  • la carenza di comunicazione tra i soggetti coinvolti
  • la mancanza di coordinamento tra le funzioni aziendali, in particolare tra la Funzione H.R. e i vari responsabili organizzativi coinvolti.

La Funzione H.R., del resto, si viene a trovare spesso nella scomoda posizione di essere tra l’incudine di dover trovare una soluzione che soddisfi l’espatriato e il martello di dover tenere sotto controllo i costi.

Il candidato all’assignment, dal canto suo, si trova in una situazione in cui alle tensioni che spesso si accompagnano a una situazione di cambiamento, si aggiungono quelle legate alle implicazioni che un trasferimento provoca nel contesto familiare.

E con i responsabili di funzione che talvolta non si capisce bene da parte stanno.

Le metodologie specifiche

In questo contesto le metodologie specifiche svolgono un ruolo importante, perché potenzialmente portano razionalità dentro un processo già abbastanza carico di emotività.

Per la costruzione del pacchetto retributivo un approccio metodologico utile in questi casi è quello denominato “Balance Sheet Approach” che consente di segmentare e suddividere nelle sue componenti principali la retribuzione del lavoratore e, per un verso rendere più trasparente la proposta dell’azienda, e nel contempo controllare meglio i costi.

In questo modo, ad esempio, è possibile applicare il COLA (Cost Of Living Adjustment) solo su quella parte della retribuzione destinata all’acquisto di beni e servizi, e contemporaneamente garantire che le altre componenti dell’income del lavoratore non siano danneggiate.

Se gli strumenti possono quindi risultare utili, è comunque necessario prestare altrettanta attenzione al processo e in particolare a tutte le fasi della comunicazione tra i soggetti.

Da questo punto di vista è di fondamentale importanza coinvolgere la Funzione H.R. sin dall’inizio del processo (cosa che non sempre accade) ed evitare di farla trovare davanti al fatto compiuto.

Quanto più i diversi attori collaborano fin dall’inizio nella definizione del progetto tanto migliore sarà il risultato per tutte le parti in causa.