L’asseverazione: un documento indispensabile per l’ingresso dei lavoratori stranieri

Asseverazione

L’art 44 del DL n 73 /2022 ha introdotto una procedura semplificata per le verifiche di merito relative, tra l’altro, alle procedure di ingresso dei lavoratori stranieri provenienti dall’estero (e non quindi già presenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, o con le relative ricevute di richiesta).

Lo scopo di questa novità è quello di semplificare la procedura introducendo una verifica preventiva dell’ammissibilità dell’istanza di Nulla Osta ed eliminando, almeno in parte, un ulteriore elemento di discrezionalità nella procedura.

La modifica introdotta in occasione del decreto flussi 2023 – 2025 è stata poi estesa ad altre procedure di ingresso di lavoratori extra UE, nello specifico per l’assunzione di lavoratori altamente qualificati che entrano in Italia “fuori quota” (Carta Blu UE).

La disposizione prevede una diversa modalità delle verifiche, già rimesse agli Ispettorati del lavoro, “dell’osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo applicabile alla fattispecie e la congruità del numero delle richieste presentate per il medesimo periodo dal datore di lavoro, in relazione alla sua capacità economica e alle esigenze dell’impresa, anche in relazione agli impegni retributivi ed assicurativi previsti  dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria applicabili”

Le verifiche sono ora demandate in via esclusiva ai professionisti, consulenti del lavoro, commercialisti, esperti contabili e avvocati iscritti agli albi della propria categoria.

In sostanza, oggetto della verifica è la capacità dell’impresa richiedente di far fronte economicamente e finanziariamente agli obblighi derivanti dall’assunzione del lavoratore straniero, per cui si propone l’istanza di Nulla Osta nell’ambito della procedura di Immigration.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro con due circolari, la n. 3 del 2022 e la successiva datata 21/03/2023, ha chiarito i criteri in base ai quali l’asseverazione potrà essere rilasciata.

In particolare, nelle circolari di cui sopra viene indicato che “sarà necessario verificare il possesso, in relazione a ciascun lavoratore che si intende assumere di un reddito imponibile o un fatturato non inferiore a 30.000,00 euro annui, risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi o dall’ultimo bilancio di esercizio.”

Da notare quindi che i criteri indicati fanno riferimento principalmente alla capacità reddituale dell’impresa e non alla sua capitalizzazione, che, come tale, non costituisce un criterio sufficiente per l’asseverazione.

Tuttavia, va tenuto presente che la circolare del 2023 contiene uno specifico capitolo per le imprese di nuova costituzione per le quali potrebbe non essere possibile disporre degli indicatori economici sopra menzionati.

In questo caso la circolare indica che possano essere valorizzati, ai fini istruttori per l’eventuale rilascio del Nulla Osta, “ulteriori indici rivelatori della capacità economica datoriale quali, a titolo esemplificativo, l’esame del fatturato preventivo del primo anno di attività, (..) o la consistenza del capitale sociale versato.”  Un importante elemento per la valutazione di merito delle start up.

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